Una delle domande che più spesso vengono poste al medico veterinario nei riguardi della crescita del proprio cucciolo è la seguente: “Il mio cane è sottopeso. Ho letto (mi hanno detto) che a questa età dovrebbe essere molto più grande. Cosa posso fare?”
Questa domanda è spesso il frutto di una preoccupazione che nasce dalla lettura delle tabelle degli “standard” di razza o dalle “curve di crescita” (ce ne sono innumerevoli sui siti internet) o dalla consultazione di una persona ritenuta più o meno “esperta” della crescita del cane, ma in realtà priva di una reale qualifica che possa riguardare la salute animale. Ciò genera la convinzione della necessità di aumentare la quota energetica o comunque di modificare la dieta destinata al proprio cucciolo, magari con alimenti “energy” o con supplementi minerali/vitaminici.
La crescita di un animale non è giudicabile dall’aumento del suo peso, o dall’altezza, o (peggio ancora) dalla grandezza delle sue zampe in rapporto a quelle del cucciolo incontrato nell’area cani cittadina o confrontata dalle tabelle delle medie degli standard di razza. La crescita di un animale è giudicabile esclusivamente da una valutazione oggettiva dell’animale stesso e la sua altezza e il peso definitivo che raggiungerà da adulto (in condizioni ovviamente “armoniche”) sarà dipendente esclusivamente da ciò che è scritto nel suo DNA.
La dieta di un animale non può e non potrà mai influire sulle sue dimensioni future. Quindi è assolutamente inutile preoccuparsi delle dimensioni di un cucciolo in rapporto a quello che dovrà essere in età adulta semplicemente perché ciò che sarà non può essere modificato da niente e da nessuno.
Ma quali rischi si corrono, al contrario, se si sovralimenta o se si integra in maniera empirica la dieta di cane durante la sua crescita? Nella grande maggioranza i rischi sono quelli si sviluppare una patologia osteoarticolare per un maggior apporto di calcio o di vitamina D o più banalmente per una assunzione eccessiva di alimento (eccesso di energia).
Malattie come la displasia dell’anca, la displasia del gomito, l’osteocondrosi, possono peggiorare seriamente se durante la crescita si verifica una introduzione di nutrienti eccessiva o non bilanciata. Ovviamente è possibile che anche una dieta povera di nutrienti possa essere responsabile di patologie “ortopediche” (il rachitismo e l’iperparatiroidismo nutrizionale le due più importanti), ma sono oggi di minore riscontro proprio per la presenza in commercio di alimenti bilanciati destinati alla crescita e che frequentemente soddisfano le esigenze “minime” dei nostri cuccioli, spesso (ovviamente non sempre) e paradossalmente anche quando sono sottodosati.
Quindi diventa importantissimo somministrare una dieta ben bilanciata nei cuccioli, soprattutto in quelli di razza medio-grande (Pastore Tedesco, Rottweiler, Alano, Dogue de Bordeaux, Terranova, ma anche Setter e Retriever, ecc.) maggiormente predisposti ad alcune patologie osteoarticolari, senza preoccuparsi di raggiungere obiettivi di peso o (peggio) di dimensioni presunte, ma preoccupandosi di una crescita armonica che poco ha a che vedere con presupposizioni basate su tabelle o consigli dispensati da esperti non qualificati.